[MKRC] La chiave – La gatta

Un altro autore giapponese su questo blog! Junichiro Tanizaki mi offre La chiave – La gatta. Ora, non posso linkarvi il blog di Serena né mettervi l’immagine delle keyword del mese perché il suo blog mi risulta privato – ergo non so neanche come/se continuerà il giochino della MKRC – però giuro che tra le parole c’era Chiave. E come al solito, mi sono trovata ad avere appena preso (in biblioteca, stavolta), un libro con la parola richiesta. ^-^ Me preveggente!
[Edit: il blog di Serena è on hiatus, il post di maggio comunque è qui. D’ora in poi la MKRC sarà ospitata da Un lettore è un gran sognatore.]

Op-op, Gadget recensione!

La chiave – La gatta

Genere: La chiaveLa gatta sono due romanzi distinti. Entrambi sono drammatici, entrambi parlano di sentimenti, emozioni, indagano l’animo umano. La chiave è in formato diaristico, mentre l’altro è un romanzo in terza persona.

Trama: La chiave porta al lettore la vita di due coniugi, tramite i loro diari. Tramite la loro vita sessuale, scopriamo anche dei loro legami, dei loro problemi, delle loro speranze. La moglie odia il marito, il marito ama la moglie, ma la reputa troppo pudica, da un lato, e troppo vorace, dall’altro. Per riuscire ad accontentarla, scopre che funziona bene la gelosia: sentendosi geloso, diventa più vigoroso, e riesce a soddisfarla. Questo innescherà un torbidissimo e contortissimo rapporto a tre con un finale imprevedibile.
La gatta affronta nuovamente il tema del rapporto di coppia. Una gatta viene reclamata in modo astuto dall’ex moglie, che la usa anche per ingelosire la moglie attuale. Pian piano però i rapporti cambiano, e la mancanza di carattere dell’uomo porterà all’unico finale possibile.

Stile: pulito e diretto, come da tradizione giapponese. La chiave, in special modo, mostra la programmazione dell’autore: nei passi di diario, si riesce a cogliere, non detta, una sorta di anticipazione del finale, che pur non bastando a indovinarlo, lo preparano. In generale, si sente che La chiave è il lavoro più maturo – è stato infatti scritto vent’anni dopo.

Personaggi: non ho usato i nomi nella trama apposta: i personaggi sono dei tipi, ed è assolutamente ininfluente il loro nome. Quello che conta sono le loro caratteristiche: una moglie insoddisfatta e vogliosa, un marito “perverso” (perversioni da inizio secolo, direi – ma neanche); un uomo debole, una moglie virago, una madre egoista, un’ex moglie scaltra. Non serve altro, ci potete mettere chi volete – io stessa al posto di Shozo – il marito de La gatta – ci ho messo un certo tipo di mia conoscenza. Che spero faccia la stessa fine.

Commento: ho trovato persone a cui è piaciuto di più il primo o di più il secondo, o anche gente a cui ha fatto schifo in toto. Io mi schiero più vicina ai primi: dopo un inizio non facilissimo, il diario de La chiave mi ha trasportato avanti, facendosi leggere quasi tutto in una notte (a parte le prime venti pagine circa, che ho letto in un paio di giorni). Il secondo romanzo non mi è dispiaciuto, ma ho sentito che era più acerbo, meno definito.

Voto: 9/10

Consigliato: a chiunque abbia piacere, leggendo, di indagare gli esseri umani. A chi sta bene di inquietarsi, scoprendo l’intimità dei pensieri. E ovviamente a chi apprezza lo stile giapponese.

Alla prossima!

(○´3`)ノ

Pubblicato da Ro

Classe 1984, insegnante di scuola primaria full-time, editor free-lance e teatrante per passione. Laureata in Scienze della Formazione Primaria nel 2015, attualmente iscritta a un Master in Editoria. Autismo e ADHD rendono la vita più interessante, la libertà fuori dalle convenzioni la rende degna di essere vissuta.

2 Risposte a “[MKRC] La chiave – La gatta”

  1. E’ troppo tempo che non leggo un libro degno di essere chiamato tale. Qualche mese fa mi sono stati regalati Via Chanel n 5 e I love Chanel. Non dico niente, soltanto che, dopo questi, ho ASSOLUTO bisogno di leggere un LIBRO. E questo mi sembra molto bello.
    Non conosco molto gli scrittori giapponesi, ma sono curiosa di scoprirli. 🙂

    Ti seguo con piacere e ti ho nominata per il premio Very Inspiring Blog Award. Se vuoi, trovi tutto nel mio blog.

    A presto
    Federica

    1. Awwww che cosa carina, grazie :3 appena riprendo in mano il blog mi metto in pari coi tag, gggiuro <3

      Uhm… questo libro È effettivamente molto bello, ma non so se lo consiglierei a chi si sta avvicinando ai romanzieri giapponesi… Potrebbe essere abbastanza ostico. Se mi dici cosa ti piace di solito o mi dai un profilo anobii/goodreads magari ti indirizzo meglio 😀

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