[Tutti i link Amazon sono affiliati]
Io sono innamorata di ParaNorman, il film, da anni – da quando l’ho visto per la tesi, inserendolo poi nelle risorse sul bullismo e cyberbullismo. Immaginate quindi il mio giubilo quando ho scoperto che esisteva anche il libro, scritto da Elizabeth Cody Kimmel, tratto dal film.
La trama segue fedelmente quella del lungometraggio, aggiungendo qualche sfumatura ma senza prendersi particolari libertà.
Norman ha undici anni e vive a Blithe Hollow. I suoi migliori amici sono fantasmi, perché nessuna persona tuttora in vita vuole stare vicino a uno svitato che vede i fantasmi, e Norman ha smesso di credere di poter avere un amico… vivo. Neanche in famiglia le cose sono rosee: chi lo capisce meglio è la nonna, morta anche lei.
Le cose cambiano rapidamente con l’avvicinarsi dell’anniversario della morte della strega, per cui la cittadina è famosa: uno strano figuro avvicina il ragazzino e borbotta a proposito di libri e di compiti da svolgere, di cose da fare per ammansire la strega e salvare la città. Norman è riluttante e viene coinvolto suo malgrado, insieme a sua sorella, a un compagno di scuola e suo fratello.
Se dovessi scegliere una parola chiave per ParaNorman, quella sarebbe accettazione. Qui si impara ad accettare gli altri e sé stessi, e che possiamo essere amati così come siamo, con tutte le nostre caratteristiche, le nostre peculiarità, fragilità – il tutto attraverso un’avventura entusiasmante e divertente, personaggi che crescono, e una piccola chicca finale che all’epoca dell’uscita fece mormorare.
Romanzo e film preziosi per i ragazzi ma anche per i più grandi, che a volte si fossilizzano sulle loro idee di cosa sia “accettabile” e finiscono per ferire chi sta loro intorno… anche i loro stessi figli.
